lunedì 29 marzo 2010

Torta mimosa

Finalmente ieri è scoppiata la primavera con la prima giornata calda di sole e ho voluto festeggiarla con la preparazione della torta mimosa! Dopo un bel giro in moto ad Arona, mi sono coccolata con la mia torterellina!
Questi gli ingredienti:

Per il Pan di Spagna:
5 uova
2 tuorli d'uovo
150 gr. di zucchero
1/2 cucchiaino di scorza di limone grattuggiata
150 gr. di farina
40 gr. di maizena

Per la crema pasticciera:
500 gr. di latte
scorza di mezzo limone
4 tuorli
150 gr. di zucchero
50 gr. di maizena

Per la decorazione:
200 ml. di panna da montare
100 gr. nocciole tritate

Iniziamo con la preparazione del Pan di Spagna. La ricetta è sufficiente per una tortiera di 26 cm. di diametro. La cottura varia da 30/35 minuti a 190°. In una pentola quasi riempita d'acqua prepariamo un bagnomaria. Mettiamo il contenitore nella pentola con l'acqua tiepida e sbattiamo con un frullino elettrico le uova intere, i tuorli e lo zucchero per circa un quarto d'ora. L'acqua del bagnomaria non deve bollire.

Togliamo il recipiente dall'acqua e quando l'impasto sarà freddo sbattiamo nuovamente con il frullino elettrico affinché il composto si gonfi.
 
Mescoliamo tra loro la farina e la maizena e setacciamo. Facciamo cadere lentamente le farine sul composto e mescoliamo gli ingredienti con una spatola affinchè vengano ben amalgamati.

Aggiungiamo anche la buccia di limone grattuggiata, mescoliamo ancora e versiamo la preparazione nella tortiera imburrata. Questo è il risultato dopo la cottura:

Durante la cottura della torta prepariamo la crema pasticciera. Versiamo il latte nel pentolino, aggiungiamo la scorza di limone e portiamo a bollore. Togliamo la pentola dal fuoco, lasciamo la buccia del limone in infusione per almeno 10 minuti. In seguito filtriamo in una pentola pulita. In una scodella mescoliamo i tuorli con lo zucchero e uniamo la maizena setacciata sempre mescolando con cura. Riscaldiamo il latte profumato al limone e lo versiamo a filo nel composto di tuorli mescolando velocemente in modo da sciogliere le uova.
Quando metà del latte è stato rovesciato, versiamo tutto il composto con i tuorli nel pentolino e sempre mescolando cuociamo la crema finchè non raggiungerà  la giusta consistenza.
Una volta cotta la versiamo in un nuovo recipiente per raffreddarla.

Procediamo togliendo la crosta esterna alla torta:

Tagliamo a metà il Pan di Spagna e leviamo il disco interno che utilizzeremo per la decorazione.

Tagliamo il disco in tanti quadrettini piccoli che andranno a ricoprire la torta.
Riempiamo il vuoto nella torta con la crema pasticciera.

Assembliamo le due parti di torta e ricopriamo con la panna montata che farà da colla per la decorazione che applicheremo.

Terminiamo applicando il trito di noci sulla parte laterale della torta e ricoprendo la parte superiore con i cubettini di Pan di Spagna.
Buonissima!
Chi preferisce puo' bagnare il Pan di Spagna con un liquore diluito in acqua e zucchero distribuendolo all'interno della torta utilizzando un pennellino.

Vorrei invitarvi a vedere le foto della "XXIV° Mostra della camelia e dei fiori di primavera" che si è tenuta ieri a Gozzano presso il Palazzo Municipale e patrocinata dalla società italiana della camelia.
Tema della manifestazione: "DUE RUOTE FIORITE"
Ecco la URL:


http://www.facebook.com/album.php?aid=4816&id=100000812288391&l=a78f582e31


sabato 20 marzo 2010

Tapulone con polenta


La ricetta del "Tapulone" (Tapulòn nel dialetto locale) è una delle piu' antiche di tutto il territorio compreso tra Novara e il Cusio poiché risale al XII secolo.
Il Tapulone è ancora oggi il simbolo di Borgomanero e, anche se l'originale carne d'asino è sostituita sempre piu' spesso con quella più tenera di manzo, il piatto continua ad essere preparato cuocendo la carne macinata sul soffritto di olio e burro profumato con rosmarino, lauro e aglio a fuoco lento con un battuto di lardo, verze ed erbe aromatiche annaffiate con del buono vino rosso locale.
Il termine "Tapulòn" deriva dal fatto che le carni del passato essendo dure (causa di ciò il lavoro delle bestioline nei campi) erano da "tapulà" cioè da triturare con coltello e "taplon" era l'asse di legno su cui venivano sminuzzate le carni.

Ecco la ricetta:
Ingredienti per 6 persone:
800 gr. di carne di manzo macinata
500 gr. di cavolo verza (meglio se raccolto dopo una brinata)
50 gr. di lardo pestato
50 gr. di burro
2 scalogni
3 foglie d'alloro
un rametto di rosmarino
2 bicchieri di vino rosso
brodo di carne
sale e pepe

Laviamo il cavolo sotto un getto di acqua corrente e lo tritiamo grossolanamente.
In una casseruola facciamo rosolare gli scalogni e il lardo ben pestato. Aggiungiamo il rosmarino e l'alloro.


Facciamo insaporire poi versiamo il cavolo e lasciamo appassire per una decina di minuti.


Caliamo la carne macinata insaporita con sale e pepe, mescoliamo più volte e lasciamo cuocere per alcuni minuti.


Mescoliamo bene ...mischiando la carne con le verze...


Versiamo il vino rosso, un mestolo di brodo copriamo con il coperchio e  cuociamo adagio per circa un'ora.

 

Serviamo il tapulone ben caldo accompagnato da polenta calda.
Qualcuno preferisce sostituire il rosmarino con i semi di finocchio, ma solo la punta di un cucchiaino.


LA LEGGENDA DEL TAPULONE E DELLA NASCITA DI BORGOMANERO

Al tempo dei tempi, tredici omaccioni (tredici Orchi) che tornavano dall'Isola di San Giulio sul lago d'Orta dove si erano recati a venerare il Santo Protettore dell'Alto Novarese, giunti là dove oggi sorge Borgomanero avvertirono gli stimoli della fame.
Tuttavia i nostri presi dal fervore del pellegrinaggio si dimenticarono di rinnovare le provviste cosicchè le bisacce cadevano inesorabilmente vuote dal dorso dell'asinello che li aveva accompagnati nel cammino.
Quando qualcuno vide l'asinello rosicchiare un cardo con evidente soddisfazione, venne l'idea di metterlo in pentola. Si diedero subito a farne braciole, ma poichè si rivelarono di insospettata durezza furono ridotte in minuti frammenti poi cotti per molto tempo sul fuoco.
Ne nacque una vivanda che i tredici definirono eccellente al punto da indurli a non riprendere il viaggio e a stabilirsi nel luogo che ai loro occhi sembrava rivelato direttamente da San Giulio.
Il villaggio che ne nacque diventò con i secoli una città. Gli abitanti dimenticarono gli usi dei loro antichi fondatori, ma non la pietanza che è forse l'origine della loro fortuna.


Veduta di Borgomanero dal piazzale di S.Cristina con il Monte Rosa sullo sfondo:


Qui, nascosta in un angolino, c'è la mia tana!

domenica 14 marzo 2010

Castagnaccio


Ingredienti per 6 persone:
300 gr. di farina di castagne
3 cucchiai di zucchero
2 bicchieri di latte
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 tazzina di rum
50 gr. di uva sultanina
25 gr. di pinoli
qualche gheriglio di noce
burro
sale

Facciamo rinvenire l'uvetta nel rum. Nel frattempo in una terrina setacciamo la farina di castagne e la mescoliamo con lo zucchero e un pizzico di sale.


Aggiungiamo a poco a poco il latte e il cucchiaio d'olio fino ad ottenere un impasto fluido. Uniamo l'uvetta strizzata e i pinoli.


Aggiungiamo anche i gherigli di noci spezzettati.


Versiamo il composto il una tortiera già imburrata fino all'altezza di 2 cm e cuociamo in forno già caldo per 45 minuti a 200°.


A piacere, se volete potete spolverare con lo zucchero a velo!

venerdì 12 marzo 2010

Risotto alla milanese (con midollo di bue)

Oggi vi propongo la ricetta originale del Risotto alla Milanese. Adoro il risotto cremoso, ben mantecato con il grana padano e voi?

Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di riso Vialone
1 litro di brodo di dado
1/2 bicchiere di vino bianco secco
50 gr. di burro
60 gr. di midollo di bue
60 gr. di grana padano
1 cipolla
1 bustina di zafferano

Facciamo soffriggere la cipolla nel burro e aggiungiamo il midollo di bue. Cuociamo a fiamma media. Il midollo si scioglierà molto lentamente.


Aggiungiamo il riso e cuociamo a fuoco medio ancora per qualche minuto.


Mescoliamo delicatamente in continuazione per qualche minuto, aggiungiamo il vino bianco e lasciamo evaporare. Aggiungiamo brodo fino a coprire il riso e lasciamo cuocere per circa 20 minuti. Nell'attesa aggiungere un po' di brodo non appena vediamo il riso asciugarsi troppo.


5 minuti prima di togliere la pentola dal fuoco aggiungiamo il grana padano e lo zafferano disciolto in mezzo bicchiere di brodo e mantechiamo. Distribuiamo il riso nei piatti ancora caldo.

mercoledì 10 marzo 2010

Spaghetti al curry e zafferano

Ingredienti:
400 gr. di spaghetti
1 cucchiaino e mezzo di curry
1 bustina di zafferano
1 cipolla
200 ml. di panna da cucina
una noce di burro
sale

Mettiamo sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portiamo ad ebollizione. Nel frattempo tritiamo finemente una cipolla in una padella e la facciamo appassire nel burro facendo attenzione che non prenda colore.  Uniamo il curry e lo zafferano disciolto in un po' d'acqua.



Mescoliamo e lasciamo cuocere per circa 10 minuti a fiamma molto bassa.




Giunta ad ebollizione l'acqua, versiamo un po' di sale e gli spaghetti. Cuociamo la pasta per circa 10 minuti.
Uniamo la panna liquida al sugo di curry e zafferano e  lasciamo ancora sul fuoco solo il tempo necessario alla panna per scaldarsi.





Scoliamo la pasta e la versiamo nel sugo, mescoliamo bene e serviamo subito in tavola.

sabato 6 marzo 2010

Bigné alla ricotta e datteri


Ingredienti (per 10 bigné):
1 confezione di bigné già pronti
300 gr. di ricotta
2 cucchiai di miele
10 datteri
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
zucchero a velo


Mescoliamo la ricotta in una terrina con il miele, i datteri denocciolati tritati e la cannella.


Passiamo nel tritatutto la crema ottenuta in modo da sminuzzare ulteriormente i datteri e aggiungiamo 3 cucchiaini di zucchero a velo.


Con la crema ottenuta e aiutandoci con una siringa da cucina farciamo i bigné.
Spolveriamo poi con zucchero a velo.

giovedì 4 marzo 2010

Terrina di pollo con frutta secca

Ingredienti:
1 rotolo di pasta brisée
mezzo petto di pollo
350 gr. di lonza di maiale
3 fette di lardo
8 albicocche secche
8 prugne snocciolate secche
50 gr. di uva sultanina
un bicchierino di rhum
uno scalogno
una costola di sedano
un uovo e un tuorlo
burro
farina per lo stampo
sale, pepe q.b.

Prepariamo la frutta secca: tagliamo le albicocche e le prugne a pezzettini raccogliendoli in una scodella con l'uvetta e bagnandoli con il bicchierino di rhum. Lasciamo riposare per circa mezz'ora.

Facciamo soffriggere in un tegame lo scalogno e il sedano tritati e una noce di burro. Uniamo il petto di pollo tagliato a pezzettini facendo rosolare.

Passiamo nel mixer la lonza tagliata a pezzetti con il lardo e l'uovo. Amalgamiamo al composto il pollo e la frutta ben sgocciolata.

Profumiamo con pepe e sale a piacere.

Rivestiamo una terrina della capienza di circa un litro con la pasta brisée stesa sulla carta da forno. Riempiamo con il composto pressando bene e piegando verso l'interno del contenitore la pasta sporgente.

Spennelliamo la superficie con il tuorlo sbattuto con un pizzico di sale.

Inforniamo a 200° per 40 minuti facendo attenzione che la pasta non si colori troppo.
In questo caso la copriamo con un foglio di alluminio fino a cottura ultimata.
Ed ecco il risultato:


Appetitosa!